Terapia in medicina biologica
La terapia biologica richiede di definire l’atto medico in cinque possibilità applicative permettendo la ricerca della maggiormente idonea al malato che si vuole curare. Ogni possibilità prescrittiva, inclusa la terapia biologica, implica un metodo che espone a vantaggi e limiti. La medicina biologica ricerca un modello unificante tra queste cinque possibilità, che eviti inutili contenziosi tra scuole di pensiero medico. L’atto medico indipendentemente dalla terapia biologica, dovrebbe essere articolato nel solo interesse del paziente e non già per la gloria di una particolare forma di medicina. Gli obiettivi di un trattamento, le possibilità del paziente e del suo medico curante, l’eventuale lesione organica e l’orizzonte temporale, sono alcune variabili che possono determinare la scelta, di uno dei cinque metodi terapeutici. Spesso nel singolo paziente le possibilità indicate seguono in una sequenza intelligente, configurando in tal modo un accessibile percorso verso guarigione. La terapia biologica non esclude alcuno dei metodi indicati pur operando direttamento solo su alcuni di esse.
I cinque metodi di terapia:
1) Nel metodo somatopsichico, il medico parte dall’osservazione dalle categorie di sintomi somatici, ma ha l’obiettivo di modulare la sofferenza emotiva e la reattività del soggetto. Nella valutazione dei sintomi espressi dal paziente, si parte da quelli particolari e significativi del piano somatico, per poi valorizzare i sintomi emozionali.
2) Nel metodo psichico, il medico ha come obiettivo principale il campo emozionale del soggetto. Il medico valorizza per diagnosi e terapia i sintomi di livello emozionale e la personalità conflittuale del malato. Tale possibilità evidenzia solo una somiglianza con la psicoterapia ed è indirizzata alla conflittolisi e alla pacificazione emozionale del malato.
3) Nel metodo regolativo, il medico ha come obiettivo quello di implementare l’omeostasi del malato. Si valorizzano tutti gli strumenti di terapia che implementano la capacità del malato di risolvere la patologia concludendola. La guarigione è operata dal malato stesso premessa la stimolazione efficiente dei processi omeostatici sottostanti.
4) Nell’impostazione psicosomatica il medico parte dalla valutazione del campo emozionale del suo paziente, ma l’obiettivo terapeutico è quello di migliorare un impegno funzionale e somatico del paziente. La terapia si orienta alle ripercussioni corporali del dolore emozionale patito dal malato.
5) Nel metodo somatico il medico ha come obiettivo esclusivo, un’azione indirizzata al piano corporale del malato. La prescrizione somatica, bypassa direttamente i sistemi di regolazione e i campi emozionali, caratterizzando una notevole velocità ed efficienza nell’azione, ma anche limiti nella guarigione delle malattie croniche. Il metodo somatico è tipico anche dei medici che somministrano farmaci ed è in relazione anche con l’atto chirurgico. Infatti, quest’ultimo è una terapia molto focalizzata sulla rimozione dell’espressione somatica del sintomo.
La definizione del metodo in terapia è necessaria per coniugare la terapia biologica nelle sue multeplici tecniche con altri metodi a vantaggio del pazienti. La terapia biologica infatti non è una alternativa, ma perfettamente integrata in una visione completa dei trattamenti.
Dott. Fabio Elvio Farello, Medicina biologica a Roma