Polmone e medicina biologica

Polmone e medicina biologica
Polmone e medicina biologica

La medicina biologica osserva  il polmone  come un tessuto che realizza la soluzione a precise situazioni conflittuali realizzate nei complessi processi dell’evoluzione. La comprensione del senso biologico di un tessuto o organo favorisce la consapevolezza delle implicazioni conflittuali che la malattia esprime. La consapevolezza del senso biologico insito nel polmone è dunuq premessa per la conflittolisi e contribuisce al decorso delle sue possibili malattie. Il polmone è l’organo essenziale per la respirazione, ovvero la sua  funzione è di trasportare ossigeno dall’atmosfera al sangue e di espellere anidride carbonica dal sangue all’atmosfera. 

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Osso e medicina biologica

Osso e medicina biologica
Osso e medicina biologica

La medicina biologica osserva  l’osso  come un tessuto che realizza la soluzione a precise situazioni conflittuali realizzate nei complessi processi dell’evoluzione. La comprensione del senso biologico di un tessuto o organo favorisce la consapevolezza delle implicazioni conflittuali che la malattia esprime. La consapevolezza del senso biologico insito nell’ osso è premessa per la conflittolisi e contribuisce al decorso delle sue possibili malattie. Al di sopra di una certa massa cellulare  raggiunta dagli organismi è  stato necessario disporre di un tessuto  in grado di opporsi alla  forza di gravità o allo strappamento.  

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Eustress, distress e medicina biologica

Eustress, distress e medicina biologica
Eustress, distress e medicina biologica

I termini eustress o distress definiscono in medicina biologica due qualità e\o quantità nella risposta all’esposizione verso un conflitto. L’ eustress è una risposta ad un campo conflittuale tale, da promuovere la salute del singolo e la vita in genere. Il  distress  è invece una risposta ad campo conflittuale tale, da scatenare una sindrome generale di adattamento oppure il suo cedimento. Un organismo si evolve nella sua vita personale e\o insieme alla sua stirpe attraverso l’ esposizione continua a situazioni conflittuali,  di cui apprende gradualmente la conflittolisi o la soluzione biologica. 

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Muscolatura striata e medicina biologica

Muscolatura striata e medicina biologica
Muscolatura e medicina biologica

La medicina biologica osserva la muscolatura striata come una soluzione evolutiva a precise problematiche di sopravvivenza. La comprensione del senso biologico che la muscolatura striata svolge nell’evoluzione dalla vita, favorisce la consapevolezza delle implicazioni conflittuali che la sua malattia esprime a livello umano. La consapevolezza del paziente riguardo il senso espresso da un tessuto  è premessa per la conflittolisi  quando  tale tessuto esprime una patologia.  La muscolatura, nell’evoluzione biologica, assolve ad una importante funzione inerente al comportamento degli organismi maggiormente evoluti: il movimento intenzionale, base per la specializzazione funzionale e organizzazione sociale. 

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Ansia e medicina biologica

Ansia e medicina biologica
Ansia e medicina biologica

La medicina biologica osserva i comportamenti della persona affetta da ansia  come una soluzione inconscia a precise situazioni conflittuali. La comprensione del senso biologico di un comportamento applicato con successo nell’evoluzione, favorisce la consapevolezza delle implicazioni conflittuali che ogni malattia esprime. La consapevolezza del senso biologico insito nei comportamenti connessi ad ansia è premessa per la conflittolisi e contribuisce al decorso della malattia. L’ ansia è una sensazione di paura disconnessa a un evento concreto specifico, ma diffusa su vari settori di vita risentiti come problematici. 

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Tristezza carente, ipotristezza e medicina biologica

La tristezza insufficiente o ipotristezza è per la medicina biologica l’espressione disarmonica, inefficiente e manchevole del campo emozionale in oggetto. Il campo emozionale tristezza insufficiente o ipotristezza corrisponde alla depressione intesa però non come diagnosi psichiatrica, ma come quell’emozione cupa tipica dei soggetti disoccupati di sé. In tristezza insufficiente si scivola da una posizione di deficit nell’elaborazione introspettiva, verso quella trascuratezza del proprio interiore, comunemente denominata melanconia. L’ipotriste non riesce a passare dallo sguardo verso il mondo, allo sguardo verso sé. 

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