Medicina biologica e le orbite funzionali
La medicina biologica adotta le dodici orbite funzionali della antica tradizione cinese quale aspetto centrale della sua teoria medica necessaria a comprendere l’organizzazione e funzionamento della malattia. la medicina biologica decodifica però la terminologia cinese arcaica con il linguaggio della fisiologia e della biologia. Lo studio delle dodici orbite funzionali con un linguaggio biologico è pertanto rilevante per la comprensione e applicazione del metodo. Le orbite funzionali sono coinvolte per il tramite di sequenze, cicli e interazioni nella regolazione, necessaria per il mantenimento dell’omeostasi. Le orbite funzionali sono un concetto ben distinto da quello di organo, impiegato in medicina convenzionale, pur avendo entrambi spesso lo stesso nome di riferimento. Le orbite funzionali secondo a medicina biologica sono insiemi di tessuti, funzioni e qualità connesse a un senso biologico da loro applicato. Si evince la necessità di definire precisamente le singole orbite funzionali anche nell’intento di evidenziare le differenze significative che intercorrono tra orbite e organi. L’orbita funzionale fegato per esempio ha solo una relazione con l’organo fegato. All’interno dell’orbita fegato, infatti, oltre il parenchima epatico sono allocati il tessuto muscolare, le articolazioni, gli occhi, i canini e le unghie. Si tratta di un gruppo di tessuti biologicamente significativo per i mammiferi che svolgono funzione predatoria nell’ambiente nel quale sono inseriti. Le orbite funzionali esprimono funzioni biologiche definite nel clan dei progenitori umani, ovvero quella forma di organizzazione sociale vincente per l’evoluzione dell’uomo e ancora oggi attuale a livello conflittuale. Le dodici orbite funzionali sono costituite come insiemi di tessuti corporali, talenti e attitudini. Secondo l’ agopuntura inoltre ognuna delle orbite funzionali è rappresentata sulla superficie corporea da zone particolari del tessuto connettivale che prendono il nome di meridiani.
Le orbite funzionali in medicina biologica sono:
- OF Vescica biliare
- OF Intestino tenue
- OF Sistema endocrino
- OF Stomaco
- OF Intestino crasso
- OF Vescica urinaria
- OF Fegato
- OF psiche e coerenza mentale
- OF sistema cardiocircolatorio
- OF Milza e Pancreas
- OF Polmone
- OF Rene
A una prima analisi di questo elenco di orbite funzionali, possono sorprendere alcune omissioni. Per esempio sembrerebbe non essere menzionati un sistema nervoso e un sistema genetico. In realtà tali stutture e connesse funzioni sono incluse nell’orbita funzionale rene che essendo un insieme è ben più ampia del nome con la quale è rappresentata. L’iconografia delle orbite funzionali è lo studio della composizione e caratteristiche di ognuna. Le orbite funzionali in medicina biologica possono includere un numero infinito di eventi osservabili, a condizione che presentino la stessa qualità e senso biologico. Anche i campi emozionali sono parte di una orbita funzionale e oggetto di interesse per la medicina biologica.
La visita in medicina biologica richiede una precisa valutazione del funzionamento corretto delle orbite funzionali. Per la medicina biologica la ricerca del senso di una patologia si esercita anche nell’analisi dei tessuti e dei comportamenti impegnati dal malato nella malattia. La medicina biologica cerca oltre l’espressione fisica della sofferenza anche la sua finalità sensata nel contesto di una evoluzione prima personale, poi della stirpe e infine della specie. L’analisi in medicina biologica delle sofferenze patite dal malato, dei diversi fattori aggravanti, dei campi emozionali, del risentito delle modalizzazioni e dell’insorgenza primaria possono aiutare nell’identificazione del conflitto sottostante per il singolo paziente. Alcuni comportamenti possono determinare un notevole disagio sia interiore sia nella relazione con gli altri. Una valutazione della malattia in relazione al risentito personale secondo la medicina biologica, rappresenta una possibilità prima di comprensione e successivamente di coscienza riguardo al senso implicato, premessa ineludibile per una loro modulazione o a seconda dei casi per la loro risoluzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Medicina Biologica a Roma