Medicina biologica e OF intestino tenue
L’ orbita funzionale intestino tenue nella medicina biologica è un termine dissimile e non coincidente con la definizione di intestino tenue organo. L’ orbita funzionale secondo la medicina biologica è un insieme di tessuti, funzioni emozioni e qualità connesse a un senso biologico da loro applicato. Si evince la necessità di definire precisamente la singola orbita funzionale anche nell’intento descrivere il senso altrimenti invisibile. Sopratutto occorre evidenziare le differenze significative che intercorrono tra orbita funzionale e gli organo che portano lo stesso nome. L’ orbita funzionale intestino tenue è associata insieme all’ orbita funzionale cuore, orbita funzionale triplice riscaldatore e orbita funzionale pericardio ad un unica fase evolutiva.
La relazione tra orbita funzionale intestino tenue e le altre tre orbite funzionali è un rapporto di regolazione intrafasica. Per la medicina biologica l’una provvede all’altra in caso di necessità e applicano pertanto reciproca compensazione. L’ orbita funzionale intestino tenue ha la funzione di assimilare e assorbire biodiversità. Gli insiemi tissulari funzionali emozionali e qualitativi descritti dalla medicina biologica per l’orbita funzionale intestino tenue e le tre orbite funzionali nella stessa fase evolutiva, rappresentano nel clan degli antenati umani la funzione dello sciamano. Pertanto le patologie dell’orbita funzionale intestino tenue sono risentite come un conflitto biologico in relazione alla unità del clan oppure come un conflitto spirituale.
All’ orbita funzionale intestino tenue appartengono:
- ritmi circannuali: prevalenza in estate
- ritmi circadiani: prevalenza a ore 12
- qualità del cibo: amaro
- banda di colore: rosso
- tessuto: intestino tenue
- strada: di connettivo: intestino tenue e tutte le altre
- clima: caldo
- comportamento: elevativo
- comportamento: unificante il clan
- comportamento: visione del trascendente
- comportamento: linguaggio e comunicazione
- movimento: verso l’alto
- campi emozionali: normogioia, ipogioia e ipergioia
- emissione vocale: risata
- cereale: miglio giallo
- carne: pecora
- odore: bruciato
- odontoni: ottavi superiori e inferiori
All ‘ orbita funzionale intestino tenue sono attribuite funzioni specifiche, ovvero la trasformazione degli alimenti e il loro assorbimento per la produzione di energia derivante dalla nutrizione e per la ricostruzione di sé. Quest’attribuzione funzionale appare coerente con le funzioni dell’organo dal quale quest’ orbita trae il nome, ma si eleva ben oltre perché l ‘assimilazione dell’ orbita funzionale intestino tenue non è solo materiale o struttiva. In tal senso la mera capacità digestiva corporale potrebbe apparire in un certo squilibrio con le elevate funzioni dell’orbita funzionale cuore a cui l’ orbita funzionale intestino tenue si accoppia. Pertanto è opportuno rilevare che le funzioni digestive non si esauriscono al solo aspetto materiale. Il processo biochimico della digestione è, infatti, la parte struttiva di un processo che coinvolge anche il piano emotivo e spirituale. Per digerire si deve prima accettare la diversità biologica del cibo assunto, quindi l’intestino è coinvolto in processi di natura immunitaria collegati al processo di accettazione. Inoltre digerire, per la componente sottile e mentale del termine, corrisponde alla facoltà di trasformare il mondo esterno in se stesso. Durante il processo digestivo il pasto è scomposto e costituita l’energia nutrizionale in tutte le sue forme. In tale sede avvengono quindi contestualmente processi, sia attivi sia struttivi. Il riconoscimento e l’accettazione della diversità antigenica, sono un aspetto struttivo della digestione e nell’intestino avvengono processi di accettazione ed elaborazione immunitaria di tale biodiversità. All’accettazione immunitaria corrisponde anche un’accettazione al livello di coscienza umana. Accettare e integrare la biodiversità è dunque contestualmente una funzione immunitaria struttiva come anche una funzione della coscienza e quindi attiva. L’aumento dei disturbi alimentari, osservato negli ultimi anni, non dovrebbe essere affrontato solo per gli aspetti corporali. La tolleranza e l’accettazione della diversità dell’ “altro”, come diversità culturale, sociale o religiosa compete all’ orbita funzionale intestino tenue. Inoltre la scomposizione del pasto, che prevede la morte di ciò che costituisce il pasto stesso, sui piani sottili, implica l’accettazione della morte e dunque anche della propria morte. In biologia questo evento viene descritto semplicemente come catena alimentare, ma sul piano della crescita della coscienza umana, costituisce uno dei suoi passaggi maggiormente difficili.
Pertanto la funzione dell’ orbita funzionale intestino tenue in relazione alla trasformazione degli alimenti e alla produzione di energia nutrizionale, non è affatto povera in rapporto all’ orbita funzionale cuore, anzi queste due orbite costituiscono una coppia funzionale rilevante, ovvero l’acrofase dell’umanità.
Altrettanto è evidente che la culminante spirituale nell’umanità non appartiene a nessuna organizzazione umana ma all’umanità che la realizza. La vita degli uomini è scandita dalla tensione a unire ed elevare i singoli verso quella umanità caratterizzata da una visione non confessionale del trascendente.
Molte delle correlazioni indicate dalla medicina biologica sono espresse anche dall’ agopuntura tradizionale cinese. La medicina biologica adotta un criterio di lettura delle orbite funzionali coerente con la biologia, la fisiologia e l’evoluzione.
L’analisi dell’orbita funzionale implicata dal singolo paziente secondo i parametri della medicina biologica contribuisce alla conflittolisi. La valutazione del risentito, del conflitto biologico sottostante e delle eventuali connessioni con i tessuti lesi, rappresenta una possibilità di comprensione riguardo al senso implicato in ogni malattia. Comprendere il senso biologico della propria sofferenza è una premessa ineludibile per la soluzione conflittuale.
Dott. Fabio Elvio Farello, Medicina biologica a Roma