Medicina biologica Roma: i ritmi biologici
I ritmi biologici sono un fondamentale strumento d’indagine e osservazione della medicina biologica. L’approccio della medicina biologica al funzionamento di un organismo è profondamente complementare a quello che caratterizza la medicina convenzionale. La medicina biologica valorizza come la fisica moderna e la biologia anche la correlazione logica sintesi induttiva. Non di meno si evidenziano interessanti opportunità per un impiego congiunto della medicina biologica e convenzionale. La biologia scopre e indaga nel secolo scorso i ritmi biologici. Purtroppo le preziose scoperte operate nel campo dei ritmi biologici circadiani, circannuale, circa lunari o circa semilunari, solo per citare alcuni esempi, rimangono isolate nella ricerca in campo della cronobiologia.
Le scoperte dei ritmi biologici non arrivano purtroppo nella formazione del medico convenzionale e nelle applicazioni in terapia. Nella medicina biologica invece il sistema delle dodici orbite funzionali pur sorvolando sulla struttura anatomica degli organi esalta invece i legami ritmici e di senso tra le varie funzioni espresse. Ogni funzione biologica possiede un adeguamento all’ambiente espresso tramite varie forme di organizzazione sequenziale e finalizzata tra cui anche i ritmi biologici.
La complessa interazione di tutti i mutamenti funzionali, in relazione al tempo, è la chiave di comprensione sia della salute che del vantaggio selettivo nella sopravvivenza. La malattia è considerata in questa visione una perdita di organizzazione temporale efficace. Solo successivamente si esprime una compensazione di questo stato tramite quelle alterazioni dei tessuti denominate comunemente malattia organica o espressione somatica della malattia. La valutazione sullo stato dell’equilibrio di fase avviene sia tramite la diagnostica strumentale sia tramite le convenzioni di valore, che rappresentano un codice idoneo ad afferrare la direzione e la qualità di ogni funzione biologica. I ritmi biologici osservati dalla medicina biologica sono uno dei percorsi cognitivi per arrivare al senso della malattia. Ogni malattia oltre la sua innegabile concretezza corporale esprime un senso e una finalità. L’approccio della medicina biologica e quello della medicina convenzionale divergono e non devono venir confusi, ma una applicazione congiunta può solo che arricchire l’operatività di un terapeuta.
Le dodici orbite funzionali e il loro equilibrio di fase sono un’opportunità per comprendere l’organizzazione ritmica e il senso espresso dalla malattia. La medicina convenzionale è utile invece per comprendere l’espressione somatica del senso applicato. Gli sviluppi di questa doppia possibilità di lettura nella malattia possono condurre dalla cronobiologia alla cronomedicina nella quale ogni atto medico oltre a implicare consapevolezza del paziente, è considerato un evento inserito in una sequenza temporale efficace. La medicina biologica offre al medico un’opportunità per completare il suo ragionamento da un angolo di visuale estremamente valido consentendogli di massimizzare l’effetto terapeutico e ridurre il rischio iatrogeno. Uno dei metodi più originali della medicina biologica è di estendere l’anamnesi del paziente. In medicina biologica gli eventi patiti dal paziente sono osservati anche da un punto di vista degli intervalli temporali, coerentemente con le conoscenze dei ritmi biologici. Le malattie del paziente sono ordinate dal medico in una sequenza denominata SEC Sequenza degli Eventi Clinici. La sequenza è osservata anche per gli intervalli temporali che evidenzia. L’intervallo temporale tra gli eventi clinici è un’altra variabile dei ritmi biologici utile nella comprensione del malato e della malattia.
Una valutazione del singolo paziente secondo i parametri della medicina biologica rappresenta una possibilità prima di comprensione e successivamente di coscienza riguardo al senso implicato dalla patologia, premessa ineludibile per la sua risoluzione. Per la medicina biologica ogni patologia coinvolge i ritmi biologici, avviene nel sonno della coscienza e per attivazione delle vaste aree sottocorticali e dunque inconsce del sistema nervoso. Corticalizzare il conflitto biologico conoscendone anche i ritmi espressi è l’inizio di ogni terapia. Il trattamento delle malattie tramite medicina biologica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la medicina biologica stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità per una gestione integrata dei pazienti.
Dott. Fabio Elvio Farello, Medicina Biologica a Roma