Il costruttore nel clan e la medicina biologica
In medicina biologica il costruttore nel clan rappresenta una delle cinque possibili espressioni nei talenti e vocazioni. Molte malattie dell’uomo moderno trovano origine anche nei complessi adattamenti necessari nel clan reale o da lui immaginato. L’organizzazione sociale in clan è la ripetizione a un livello superiore degli stessi passaggi biologici compiuti nell’evoluzione, al momento in cui si costituirono organismi pluricellulari complessi. Studiare le caratteristiche delle singole funzioni espresse in contesti sociali tramite la medicina biologica permette pertanto di capire anche le funzioni all’interno di un organismo e il motivo per il quale determinati tessuti sono implicati nella malattia. La funzione del costruttore in un clan risiede nel gestire le sfide poste alla sopravvivenza tramite razionalità e tecnologia. Tecnologia e razionalità sono risentiti come il valore o patrimonio del clan, necessariamente da trasmettere.
Secondo la medicina biologica la funzione nel clan del costruttore è provvedere alla tecnologia e alla sua realizzazione o costruzione. Gli avanzamenti tecnologici e culturali forniscono al clan una conoscenza di tecniche nella costruzione di strumenti idonei alla caccia e alla difesa. Il costruttore assolve pertanto a tutti i compiti di sicurezza che non possono essere risolti con la sola forza o abilità muscolare. La tecnologia delle selce o del fuoco sono esempi dell’ importanza del costruttore. Per la medicina biologica anche l’elaborazione di nidi più protetti tramite edificazione in legno o pietre diviene compito del costruttore. L’ abbigliamento, l’allevamento di bestiame o l’ agricoltura, richiedono al costruttore nel clan di provvedere alla tecnologia e agli strumenti necessari. Questi strumenti, la loro razionalità e la tecnologia sono per tutto il clan un valore o meglio il valore raggiunto. Il costruttore nel clan è dotato di una capacità razionale spiccata e di uno straordinario senso della sopravvivenza. La tecnologia umana, non evolve in modo casuale o capriccioso, ma risponde a precise emergenze. Il costruttore secondo la medicina biologica risponde ad una emergenza con razionalità e tecnologia. La tecnologia è in tal senso paura densa o trasformata in struttura o materia organizzata.
L’uomo è un costruttore di soluzioni. La sua tecnologia non possiede uguali in nessun’altra specie. Sopravvivere è stato in molte occasioni una conseguenza del possesso di una migliore tecnologia. Il tessuto maggiormente implicato in questo aspetto è il SNC. Il campo emozionale predominante per nel costruttore è normopaura, si tratta di campo denotato dalla massima lucidità e efficienza mentale in relazione ad emergenza. Il costruttore non solo provvede alle soluzioni tecnologiche e razionali, ma è deputato alla trasmissione di tali dati. La sopravvivenza umana è infatti eminentemente dipendente da soluzioni trasmesse agli altri membri del clan e sopratutto ai discendenti. Infatti la tecnologia, la memoria di tecnologia e la trasmissione di tecnologia rappresentano insieme una soluzione al conflitto biologico di perpetuare l’ individuo, la stirpe o la specie. I gruppi tissulari maggiormente coinvolti dalla funzione del costruttore nel clan sono i seguenti:
- sistema osseo
- midolli
- sistema nervoso centrale e periferico
- tessuti deputati alla produzione di gameti
- tessuto genetico: somma di tutti i nuclei cellulari
I tessuti implicati dal costruttore sono una riedizione, nel clan umano, di capacità biologiche acquisite ad un precedente livello di evoluzione. La struttura dell’apparato osteoarticolare sono il corrispettivo della struttura o fortificazione di un insediamento edificato per il clan. Cosi come le memorie intrinseche al SNC sono uno scivolamento di quelle conservate nel patrimonio genetico ad un livello biologico maggiore. SNC e somma dei nuclei cellulari costituiscono in ogni caso l’ hardware nelle quali si conservano le informazioni elaborate dal costruttore. Le relazioni tessuto e senso del tessuto spiegano la morfologia e la funzione. La sopravvivenza dell’ uomo è connessa alle capacità razionali dell’uomo. Mentre altri mammiferi sono dotati a livello fisico, l’enorme vantaggio biologico dell’ uomo nelle selezione naturale è connesso allo sviluppo cerebrale. La evoluzione della corteccia cerebrale da australopiteco a homo sapiens non ha uguali nella storia evolutiva sul pianeta terra. Il costruttore nel clan è il maggior responsabile dell’ evoluzione umana, perché ha determinato in modo rilevante adattamento, e sopravvivenza.
Anche l’uomo moderno per sopravvivere in una metropoli ha necessita di tecnologia ovvero del costruttore. Usare il telefono cellulare o il computer sono una soluzione tecnologica alla paura di non poter comunicare o chiedere aiuto. L’uomo moderno anche quando ammala cerca soluzione nella tecnologia. Un ospedale deve essere tecnologicamente attrezzato per far fronte all’ emergenza. La paura del buio e del buio trova una soluzione conflittuale nella luce elettrica. Si tratta solo di piccoli esempi, in quanto ogni emergenza determina una richiesta nei confronti del “ costruttore ” del clan, deputati a fornire le soluzioni, memorizzarle, diffonderle e trasmetterle. Il valore del clan è il possesso di tecnologia e la sua applicazione. Conflitti biologici in relazione alla funzione del costruttore sono caratterizzati da perdita di valore per assenza di soluzioni razionali o tecnologiche. La non conclusione dell’uomo contemporaneo dei processi conflittuali inerenti alla organizzazione per clan attiva per il tramite di campi emozionali, precisi tessuti e esprime un senso biologico oltre che precise risposte somatiche.
Nell’ immaginazione di ogni malato è ricostruibile la struttura conflitto del conflitto risentito nel clan anche se il clan per lui è diventato famiglia, nazione, azienda, religione, partito politico o squadra di calcio. Gli esempi di scivolamento di clan sono innumerevoli. In ognuno di essi l’uomo riprende il suo percorso evolutivo individuando quel conflitto che non ha ancora risolto. Questo conflitto non risolto è spesso un conflitto del clan sospeso nel tempo, che cerca nella situazione contemporanea del malato una ripetizione tramite gli scivolamenti per giungere alla anelata soluzione.
La struttura del conflitto sospeso nel clan resta la stessa fino alla sua soluzione conflittuale. Di generazione in generazione le mancate soluzioni vengono trasmesse fino a quella generazione che si manifesta in grado di generare nuova capacità biologica e connessa consapevolezza. L’obiettivo ultimo dei conflitti di clan sospesi è il superamento dell’organizzazione in clan e la costituzione di umanità. Non più clan in lotta, ma esseri umani uniti da unica appartenenza di genere.
Molte delle correlazioni indicate dalla medicina biologica sono espresse anche dall’ agopuntura tradizionale cinese. La medicina biologica adotta un criterio di lettura del clan e delle sue funzioni coerente con la biologia, la fisiologia e l’evoluzione.
L’analisi del clan immaginato dal singolo paziente secondo i parametri della medicina biologica contribuisce alla conflittolisi. La valutazione del risentito, del conflitto biologico sottostante e delle eventuali connessioni con i tessuti lesi, rappresenta una possibilità di comprensione riguardo al senso implicato in ogni malattia. Comprendere il senso biologico della propria sofferenza è una premessa ineludibile per la soluzione conflittuale.
Dott. Fabio Elvio Farello, Medicina biologica a Roma