Orbita funzionale cuore e medicina biologica
L’ orbita funzionale cuore nella medicina biologica è un termine totalmente dissimile e non coincidente con la definizione di cuore organo. L’ orbita funzionale cuore ha maggiore relazione con il cuore dei poeti che con il cuore pompa. Si tratta infatti di un insieme di funzioni emozioni e qualità connesse alla personalità e coscienza di un individuo. Si evince la necessità di definire precisamente l‘ orbita funzionale cuore nell’intento descrivere il senso altrimenti invisibile. L’ orbita funzionale cuore è l’unica a non correlare con tessuti, ma il substrato più struttivo dell’ orbita sono la funzione biologica di tutte le strade di connettivo. Nella medicina biologica l’ orbita funzionale cuore è associata insieme all’ orbita intestino tenue, orbita funzionale triplice riscaldatore e orbita funzionale pericardio ad un unica fase evolutiva, nella quale prevalgono le qualificazioni biologiche più elevate e sottili.
La relazione tra orbita funzionale cuore e le altre tre orbite funzionali è un rapporto di regolazione intrafasica. Per la medicina biologica l’una provvede all’altra in caso di necessità e applicano pertanto reciproca compensazione. L’ orbita funzionale cuore ha la funzione di unire e elevare l’uomo in un percorso che culmina nell’ umanità. Gli insiemi tissulari funzionali emozionali e qualitativi descritti dalla medicina biologica per l’orbita funzionale cuore e le tre orbite funzionali nella stessa fase evolutiva, rappresentano nel clan degli antenati umani la funzione dello sciamano. Pertanto le patologie dell’orbita funzionale cuore sono risentite come un conflitto biologico in relazione alla unità del clan oppure come un conflitto spirituale.
All’ orbita funzionale cuore appartengono:
- ritmi circannuali: prevalenza in estate
- ritmi circadiani: prevalenza a ore 12
- qualità del cibo: amaro
- banda di colore: rosso
- tessuto: sine materia
- strada: di connettivo: cuore e tutte le altre
- clima: caldo
- comportamento: elevativo
- comportamento: unificante il clan
- comportamento: visione del trascendente
- comportamento: linguaggio e comunicazione
- movimento: verso l’alto
- campi emozionali: normogioia, ipogioia e ipergioia
- emissione vocale: risata
- cereale: miglio giallo
- carne: pecora
- odore: bruciato
- odontoni: ottavi superiori e inferiori
L’attribuzione di quattro orbite funzionali, tra le quali orbita funzionale cuore ad una unica fase evolutiva è necessaria per superare una asimmetria tra 5 e 6. La fasi evolutive sono infatti cinque, ma l’osservazione dei ritmi biologici richiede un numeratore base 6 per il rapporto con le 24 ore, i 12 mesi o circa 360 giorni dell’anno. I ritmi della natura sono rilevanti nella comprensione del sistema delle dodici orbite funzionali. Per creare i presupposti numerici a un rapporto delle orbite funzionali con i ritmi circadiani e circannuali, in un’unica fase evolutiva sono posizionate un doppio numero di orbite funzionali. Altrettanto significativo è che questa fase evolutiva è la più elevata e dunque quella caratterizzante l’umanità. Il mammifero rimane all’interno dell’uomo che diviene però anche umano e dunque in un certo senso si “ raddoppia “. Tutte le quattro orbite funzionali ovvero cuore, intestino tenue triplice riscaldatore e pericardio condividono in comune le stesse qualificazioni , ma ognuna è portatrice di particolari funzioni. Da questa condizione consegue che i limiti tra le quattro orbite nella medicina biologica possono anche essere considerati sfumati e le loro funzioni confluenti. La stretta corrispondenza tra funzioni circolatorie, funzioni endocrine, neuroimmuni, psichiche e spirituali è avallata ogni giorno di più dalla ricerca in campo medico. In tal senso la distinzione netta tra processi organici e processi psichici appare sempre più inadeguata a descrivere tutte le interrelazioni operanti. Questi vari piani sono intimamente interconnessi e regolati da feed-back multipli. La PNEI PsicoNeuroEndocrinoImmunologia, merita di essere rapportata con le quattro orbite funzionali della medicina biologica, ma il sistema cardiocircolatorio deve però essere integrato. Alla PNEI manca ancora la giusta considerazione del campo elettromagnetico operato dal cuore nello svolgimento delle funzioni cardiocircolatorie. Il cuore dell’uomo in estasi non è solo una pompa.
L’assenza di un piano spirituale per la valutazione della salute e della malattia, senza sconfinamento in valutazioni di tipo confessionale è un problema rilevante della medicina. Il rischio è quello o di trascurare questo livello di osservazione per la malattia oppure peggio di entrare in giudizi di tipo religioso. Entrambe le soluzioni non sono consone alla classe medica.
L’orbita funzionale cuore è sede della coerenza, della coscienza e della consapevolezza. L’orbita funzionale cuore esprime la personalità nelle forme più elevate. La funzione dell’orbita funzionale cuore, come sede della personalità, non deve essere equivocata con il sistema nervoso, poiché vedremo in seguito che quest’aspetto è struttivo e attribuito all’orbita funzionale rene. Nell’ orbita funzionale cuore sono allocate le facoltà più sottili dell’uomo. La più sottile e impalpabile di queste facoltà è l’impulso di tutti gli uomini verso il trascendente.
L’uomo ha questa facoltà che lo distingue pur appartenendogli dal mammifero indipendentemente dalla razza, sesso, epoca storica, nazionalità, politica e religione alla quale appartiene. L’impulso alla trascendenza è una facoltà umana comune a tutti e nessuno possiede l’esclusiva. Quando la naturale vocazione al trascendente non si realizza, l’ orbita cuore esprime prima desiderio e successivamente frustrazione dello stesso. Se lo stato di gioia non si realizza nell’ uomo, allora egli scivola nel mondo dei desideri con i relativi tormenti. Tra questi desideri quello il più insidioso è il desiderio di spiritualità.
L’essere umano con equilibrio di fase nell’ orbita funzionale cuore è consapevole di essere, è cosciente e coerente, ha una robusta salute, esprime i propri talenti, vive in equilibrio con i suoi consimili e con la natura e realizza naturalmente impulso verso il trascendente che esprime attraverso la piena gioia di essere. Difficile non provare un momento di nostalgia nell’immaginare questa condizione. Altrettanto è evidente che essa non appartiene a nessuna organizzazione umana ma all’umanità che la realizza. La vita degli uomini è scandita dalla tensione a unire ed elevare i singoli verso quella umanità caratterizzata da una visione non confessionale del trascendente.
Molte delle correlazioni indicate dalla medicina biologica sono espresse anche dall’ agopuntura tradizionale cinese. La medicina biologica adotta un criterio di lettura delle orbite funzionali coerente con la biologia, la fisiologia e l’evoluzione.
L’analisi dell’ orbita funzionale implicata dal singolo paziente secondo i parametri della medicina biologica contribuisce alla conflittolisi. La valutazione del risentito, del conflitto biologico sottostante e delle eventuali connessioni con i tessuti lesi, rappresenta una possibilità di comprensione riguardo al senso implicato in ogni malattia. Comprendere il senso biologico della propria sofferenza è una premessa ineludibile per la soluzione conflittuale.
Dott. Fabio Elvio Farello, Medicina biologica a Roma